Atlantide ~ { Fantasy GdR

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  1. Y r t i m i d ~
     
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    Si dice che in ogni Storia vi è del vero. Vi è quel qualcosa che differenzia la Fantasia dalla Realtà. Ciò che traforma il racconto in un Storia vera e prorpria.
    Questo qualcosa può essere sotto varie forme.
    E in questa Storia qualcosa di vero c’è. Eccome se c’è.
    Per anni si è cercato di capire quante più cose possibili su quell’Isola che si presuppone sia scomparsa nel nulla.
    Stiamo parlando di ATLANTIDE.
    Un libro è stato trovato, scritto proprio durante gli ultimi anni di vita dell’Isola. Un libro che racconta una storia assai singolare …
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    “Il Destino non è affatto un qualcosa di astratto. Anzi, egli ha consistenza a sufficienza per cambiare e giocare con le sorte di ogni vivente.”


    Tanto e tanto tempo fa, la terra sulla quale ora i nostri piedi camminano emerse dal fondale marino per prendere il suo posto nel Mondo.
    All’epoca era disabitata e inabitabile ma, a differenza delle altre terre, già emerse da un pezzo, quest’ultima ben presto raggiunse il suo pieno vigore e con esso vi iniziò a formarsi la vita.
    Le prime creature formatesi furono, di certo gli animali. Ma non animali comuni, o almeno non solo loro, bensì altre razze e specie si formarono.
    Col tempo questa nuova terra, chiamata Atlantide, attirò l’attenzione di coloro che abitavano le altre terre.
    Ben presto altre razze, più evolute, approdarono sulle rive di questa nuova terra emersa.
    La razza che dominò maggiormente quell’Isola fu quella Umana. Di seguito vennero, tuttavia, altre razze che volevano dominare su questa terra e sulle creature, compresa quella Umana, che vi abitavano.
    Ve ne erano di due tipi, una pacifista, socievole e comprensiva, che preferiva allearsi piuttosto che combattere; ed un’altra tirannica, bellica e dominatrice. I primi erano gli Angeli, creature celestiali atte al buono; i secondi erano i Demoni, creature portate per la distruzione ed il dominio.
    Il contrasto fra le due razze era più che evidente e gli Umani, che erano in mezzo, ben presto finirono con separarsi in tre grandi schiere: i buoni, che combattevano al fianco degli Angeli, i cattivi che si erano alleati con i Demoni attirati dalle loro menzogne, ma che avevano già un animo di per sé sporco, ed infine i neutrali che rappresentavano un Regno a parte e dissociato, ma non per questo da sottovalutare, dal momento che agivano solo in base ai propri interessi.
    Lo scontro fu inevitabile!

    Gabriel … Roxanne … Anxìus … Flamma … Inops … Afflatus … Flumen …


    Strane razze popolavano quest’Isola ai tempi che furono. Creature che si credeva esser solo leggenda, ma che in questo libro sembrano più vere che mai.
    Sembra addirittura che la loro esistenza fosse stata travolta da un evento particolare legato ai tempi nostri, non ancora ben definito.
    Il libro cita che uno sconvolgimento dimensionale abbia portato queste creature fuori da Atlantide, attraverso il Tempo e lo Spazio, fino a noi.
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    -Roxanne … Roxanne. Svegliati, ti prego!-
    -Mmmm? Ma … cos …?-
    -Qualcosa non torna. Dove siamo finiti?-
    Roxanne ancora stordita si alzò mantenendosi la testa. Aveva un forte mal di testa, dovuto forse al colpo preso.
    -Dive sono gli altri?- Chiese la Principessa volgendo lo sguardo verso Anxìus, Legatus di Lueur.
    L’Angelo scosse il capo, incapace di dare una risposta esaudiente.
    I due si guardarono intorno. Era tutto così diverso. Quello non era il loro Mondo.
    -Rox, Anx … State bene?-
    La voce di Gabriel, Summus e migliore amico di Anxìus, nonché gemello di Roxanne, percosse quelle due figure.
    Quei due fratelli non furono mai così felici di ritrovarsi come in quell’occasione.
    -Gabriel, amico mio.-
    Anxìus abbracciò forte Gabriel che ricambiò con forza ed affetto.
    Poi egli andò dalla sorella, stringendo anche Lei in un abbraccio caldo ed amorevole.
    -Mi sarebbe dispiaciuto perderti.- Disse sorridendo appena Gabriel.
    -Dopo poi a chi avresti fatto la guerra?- Rispose alzando un sopracciglio divertita Roxanne.
    Anxìus non risciò a trattenere un leggero sorriso tenue. Da quanto non vedeva quelle scenette?
    -Con me c’è anche Flamma, Inops e Afflatus.- Riprese il Summus Angelus. -Ci siamo svegliati vicini.-
    Gabriel indicò nuove figure che sopraggiunsero, di lì a poco.
    -E’ Flumen?- Chiese Anxìus preoccupato. Dopotutto era pur sempre sua sorella, unico membro della sua famiglia ancora in vita.
    -Abbiamo tutti dei ricordi vaghi, ma sono certa che è viva.- Rispose Flamma arrivando in quel momento, seguita da Inops e Afflatus.
    Per la corsa i nuovi arrivati si stesero o piegarono in due per la fatica.
    Per istinto Flamma trovò la forza per correre verso Roxanne ed abbracciarla forte per poi andare dal suo Amato Gabriel e baciarlo teneramente, quasi in lacrime, mentre Inops e Afflatus davano la mano a Gabriel e Anxìus, salutando appena, con un cenno del capo, Roxanne.
    Facevano pur sempre parte di fazioni opposte.
    -Si può sapere dove siamo finiti?- Chiese Afflatus ripreso il fiato e3 stringendosi ad Inops.
    Il silenzio cadde d’improvviso nel gruppo.
    Erano in mezzo ad una prateria, o nei pressi di una collina, ma di sicuro non erano più ad Altantide.
    -Questa non è Atlantide, vero?- Chiese Flamma un po’ preoccupata.
    -I portali si sono aperti e poi il resto è buio.- Rispose Anxìus raggiungendo Roxanne che ancora si guardava intorno.
    Non la voleva perdere di nuovo.
    -Cosa si fa?- Chiese Gabriel volgendosi verso la sorella.
    -Non ne ho idea …- Rispose ella chinando il volto e stringendo la mano dell’Angelo.
    -Intanto potremmo orientarci guardando dalla cime di questa collina, no?-
    Una voce familiare costrinse il gruppo a voltarsi verso Est.
    -Flumen …- Disse Inops.
    -Sorella …- Aggiunse Anxìus con animo più legero.
    Di corsa il gruppo raggiunse l’Angelo Nero, che li bloccò parando le mani davanti a sé.
    -Si, si … a dopo gli abbracci.- Disse secca. –Prima guardate qui.-
    Flumen era poggiata con la schiena contro un colonna bianca che dava su una grande distesa.
    Increduli quei guerrieri e principi si persero nell’osservare il paesaggio.
    Era un città, ma non molto diversa da quelle che stavano ad Altantide. La tecnologia in quel luogo era molto diversa, forse più avanzata addirittura.
    -Ma dove ci ha portati quel portale?- Disse in un sussurrò Anxìus.
    -Hollywood!- Esordì Roxanne che si era voltata a mirare quelle colonne bianche.
    I ragazzi si guardarono attorno scettici.
    -E te che ne sai?- Chiese Gabriel.
    -Perché queste colonne formano un nome, credo …- Rispose il mezzo Demone indicando dietro di sé.
    -Futuro, presente o … passato?- Disse in un sussurro il Summus.
    -Non ne ho idea, fratello …- Rispose a stento la principessa volgendo lo sguardo verso quella città. –Di certo non siamo più ad Atlantide …-

    Il libro, diviso in tre parti, porta la firma di una creatura leggendaria che si presuppone non sia mai esistita e di cui ancora non sappiamo nulla.
    Purtroppo il libro è incompleto. Si ferma ad un punto morto. Anzi, le ultime pagine sembrano essere state strappate, come se si volesse nascondere qualcosa.
    Ma arrivati a questo punto un dubbio su ciò che ci è sempre stato raccontato viene.
    Chi altri facevano parte di quella storia?
    Cos’è accaduto all’autore, tanto da non portare a termine la sua opera?
    Qual’è la vera Storia di Atlantide?

    Provate a ricostruire assieme a noi questa Storia, svelando così i misteri che circondano quest’Isola e questo manufatto trovato.
    © Code&Mess Yrtimid ~ © Immagini ~kìamoñy~
     
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